Giochi Olimpici Rio: Campriani, orgoglio italiano!

Dopo aver trionfato a Londra nel 2012 con un oro e un argento, il campione olimpico regala all'Italia due medaglie d'oro nell'aria compressa e nella tre posizioni

Giochi Olimpici Rio: Campriani, orgoglio italiano!

Ce l'ha fatta. Dopo 4 anni Niccolò Campriani (Fiamme Gialle) ha realizzato quel sogno che gli era sfuggito a Londra, dove aveva vinto la medaglia d'argento, ed ha conquistato l'oro olimpico nella carabina ad aria compressa. Una finale al cardiopalma che certamente lo dava tra i favoriti, ma che ha visto tra i suoi protagonisti tiratori internazionali agguerriti e determinati a salire sul podio.

Ma Niccolò ha battuto tutti: ha vinto contro i suoi avversari, ha sconfitto la paura dell'ultimo colpo che aveva caratterizzato il suo esordio olimpico e che lo aveva penalizzato otto anni fa a Pechino. Ma soprattutto Niccolò, oltre a vincere quell'oro tanto agognato, ha battuto una volta per tutte quelle regole nuove che in questo quadriennio lo avevano psicologicamente condizionato durante le gare. Decisivi gli ultimi 2 colpi contro Serhiy Kulish che lo hanno portato dritto in cima al podio.

"In questo ultimo quadriennio ho fatto veramente moltissima fatica ad adattarmi al nuovo format di finale" - ha spiegato Campriani al termine della gara. "Di fatto questa è la prima medaglia d'oro che conquisto da quando sono cambiate le regole nel 2013. Mi sono ritrovato quasi ad odiare questo sport perchè non mi ritrovavo più nelle caratteristiche con cui avevo iniziato. In finale la tecnica è saltata, se avessi potuto vi avrei fatto vedere la mia punteria perchè era un disastro: un attimo prima ero nel 10 e quello dopo ero nel 6. In quelle situazioni è come un chiodo schiaccia chiodo: la paura è cosi forte che devi ritrovare davvero un pensiero altrettanto forte a cui aggrapparti e ieri sera cercavo  in tutti modi di trovare il pensiero profondo che potesse aiutarmi a gestire la gara. Così mi sono reso conto che per quanto io abbia odiato questo sport negli ultimi 3 anni, al Tiro a Segno devo soprattutto una cosa: mi ha permesso di stare vicino a mio padre negli anni della mia adolescenza. Oltre a lui e alla mia famiglia devo ringraziare tantissimo Petra (Zublasing ndr) che negli ultimi anni si è resa conto che non ero felice ma mi ha sopportato lo stesso e per questo le devo tantissimo".

A sostenere Niccolò tra il pubblico il Presidente del CONI Giovanni Malagò che ha così commentato la sua vittoria rivolgendosi alla stampa italiana:"credo che oggi tutti gli onori delle cronache vadano a questo ragazzo meraviglioso, la sua gara ci ha letteralmente commosso. Questa nuova formula, per quanto possa essere stata criticata, certamente ha assicurato una finale spettacolare. Al Presidente dell'Unione Italiana Tiro a Segno Ernfried Obrist e al Direttore Sportivo Valentina Turisini vanno i miei rallegramenti perchè credo che vincere sia complicato ma ripetersi lo sia ancora di più".

Obrist NiccoIl Presidente Obrist con Niccolò CamprianiIn prima fila a sostenere Niccolò il Presidente dell'Unione Italiana Tiro a Segno Obrist ing. Ernfried che ha così commentato la medaglia a fine gara:"ho condiviso questa gioia con il Presidente del CONI Giovanni Malagò e con gli ex Presidenti del CONI Mario Pescante e Franco Carraro che erano in tribuna a seguire e ad applaudire il nostro atleta insieme a me, al Direttore Sportivo Valentina Turisini, al Vice Presidente Tito Suss e al Segretario Generale UITS Walter De Giusti. Era difficile fare pronostici ma ero sicuro che sarebbe entrato in finale. Quello che questo atleta è riuscito a fare è straordinario, un risultato senza precedenti. La tensione negli ultimi colpi era altissima ma Niccolò è riuscito a mantenere la calma ed ha tirato veramente bene".

Da sempre vicino agli atleti, il Presidente Obrist in questi 4 anni è stato accanto a Campriani e ai tiratori della nazionale italiana, accompagnandoli nel percorso che va dalla conquista delle carte olimpiche fino ai Giochi. "Questa medaglia è motivo d'orgoglio per l'Italia e per tutto il mondo del Tiro a Segno" - ha spiegato il Presidente Obrist:" siamo solo all'inizio, le competizioni da domani entreranno nel vivo e chissà che non ci siano altre occasioni per i nostri atleti. Siamo pronti a regalarvi altre emozioni, continuate a fare il tifo per i nostri ragazzi".

E le sue parole si sono rivelate profetiche, con una strepitosa finale di Campriani qualche giorno dopo nella carabina libera 3 posizioni: il tiratore toscano parte bene e alla fine della serie in ginocchio è in testa alla classifica provvisoria. Il russo Kamensky nelle serie successive riesce colpo dopo colpo a portarsi in vantaggio. Gli utlimi tiri vedono il nostro atleta azzurro e il russo alternarsi in cima alla classifica, la gara per la medaglia d'oro è fra loro due. All'ultimo colpo Kamensky ha 0.6 punti di vantaggio su Campriani oroCampriani, oro nella carabina libera 3 posizioni uominiNiccolò. Il primo a tirare è Campriani, è un 9.2. Niccolò scuote la testa, è incredulo, ma l'oro in questa specialità è di nuovo suo: la tensione tradisce Kamensky, è un 8.3.

Campriani è nella storia non soltanto del Tiro a Segno, ma dello sport: 4 medaglie, 3 ori e un argento in due edizioni dei Giochi Olimpici.  

"E' stata una settimana pazzesca, ero molto preoccupato, non riuscivo a scrollarmi di dosso l'adrenalina della gara di aria compressa" - racconta Campriani dopo la premiazione. "Durante la qualificazione quando sono arrivato alla serie in piedi non girava più niente, cercavo di prenderla alla leggera. Sono stato fortunato perchè ho acciuffato la finale di un niente, avevo 10 punti di distacco dal russo. Il tiratore migliore di oggi è stato proprio Kamensky, cosi come per me il miglior tiratore di sempre rimane Matthew Emmons che oggi purtroppo non è riuscito ad entrare in finale. Quel 9.2 era il massimo che potevo dare, ero completamente scarico. Non credevo che in questa Olimpiade sarei riuscito a centrare due ori. Questa medaglia è un regalo, la dedico alle persone che mi sono state vicine in questi 16 anni".

Un bilancio ottimo per la squadra azzurra di Tiro a Segno: la rappresentativa azzurra - composta anche dal Capo Delegazione Walter De Giusti, dal Direttore Sportivo Valentina Turisini, dall’allenatore di carabina Gaby Buehlmann, dall’allenatore di pistola Matthias Hahn e dal fisioterapista Valerio Palumbo – malgrado fosse difficile eguagliare i risultati di Londra 2012, ha ottenuto un pieno successo grazie alle straordinarie prestazioni di Niccolò Campriani, e di Petra Zublasing (Carabinieri), Giuseppe Giordano (esercito), Marco De Nicolo (oro nella carabina 10 metri uomini e nella carabina libera 3 posizioni uomini. La finale di Campriani nella 3 posizioni domenica 14 agosto è stata trasmessa in diretta tv ed ha avuto un indice d’ascolto pari a quello di una partita della nazionale italiana di calcio (2.097.000 spettatori).

Inoltre tutti e cinque gli atleti hanno dimostrato di essere tra i migliori al mondo disputando almeno una finale:

  • Niccolò Campriani, due finali, medaglia d'oro nella carabina 10 metri uomini e medaglia d'oro nella carabina libera 3 posizioni uomini.
  • Petra Zublasing , finale carabina sportiva 3 posizioni donne, 4° posto
  • Giuseppe Giordano, finale pistola 10 metri uomini, 6° posto
  • Niccolò Campriani , finale carabina libera a terra, 7° posto
  • Marco De Nicolo, finale carabina libera a terra, 6° posto
  • Mazzetti Riccardo , finale pistola automatica , 6° posto

"Siamo arrivati a questi successi dopo 4 anni di intenso lavoro  e soprattutto, grazie anche al grandissimo impegno della base, dei Presidenti che con il loro lavoro quotidiano nelle Sezioni TSN hanno contributo alla crescita ed al raggiungimento  di livelli così importanti del Tiro a Segno Italiano" - ha commentato il Presidente Obrist. "Con i risultati ottenuti, il Tiro a Segno Italiano ha confermato e migliorato la posizione nel medagliere mondiale del tiro, che insieme al tiro a volo, si è posizionato nel 1° posto del medagliere mondiale di Rio 2016 di tiro".

 

 

 

 

 

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